Arsenico e vecchi merletti

Deliziosa commedia nera degli anni ’40, a regia di Frank Capra, dal ritmo vivace e dal susseguirsi di irresistibili scene, che rendono la pellicola una delle migliori del cinema americano. Inarrestabili,  le due scatenate vecchiette Abby e Martha, eliminano “dolcemente” i loro pensionanti con vino al sambuco corretto all’arsenico. Il nipote, un Cary Grant in piena forma, nello scoprire la pazzia delle zie, convinto di essere erede di una famiglia di pazzi, si avventura in un turbolento tentativo di fermare il turbinio di omicidi, rivelando, tra il grottesco e il comico, lo sguardo cinico e macabro del regista. Da vedere.

Oggi un classico movie anni '60 in onore della mia vecchina preferita: Assassinio al galoppatoio. Non so quante volte l'ho visto, ma continuo a trovarlo delizioso e carico di atmosfera very english. Ideale per le giornate di pioggia come questa. Gustatevi anche la colonna sonora, originale di Goodwin e divenuta il cavallo di battaglia di tutti i film della Rutherford-Marple.

Una recensione

“E, più tardi, quando i tragici eventi di quell’estate eccezionalmente calda ebbero seguito il proprio corso, Neil avrebbe continuato a raccontare i particolari della vicenda per anni, giacché la sua scoperta poteva essere considerata l’inizio di tutto. In realtà, non era così. Semplicemente, fino ad allora, non ci eravamo mai resi conto di ciò che si nascondeva in mezzo a noi.”

Questo stralcio di poche righe, già invitano ad addentrarsi in uno dei thriller migliori che ho letto ultimamente. Sto parlando de “La chimica della morte” di Simon Beckett, giornalista d’inchiesta inglese. E in Inghilterra è ambientato questo romanzo, il primo, ho scoperto, di una serie che vede come protagonista David Hunter, che nei panni di un tranquillo medico di campagna, arrivato da Londra per sfuggire ai fantasmi di un passato drammatico. In realtà scopriremo presto che Hunter è un antropologo forense di fama nazionale, suo malgrado coinvolto in una torbida sequenza di omicidi. La pacatezza, l’immobilità del luogo in cui pensa di essersi rifugiato, saranno scosse nel profondo, ed una cappa di sospetto e terrore piomberà sui suoi abitanti fino al sorprendente epilogo, che lascia col fiato sospeso fino all’ultima pagina.

Come quando fuori piove

Un libro e una tazza di tè. Fuori la campagna (non inglese) si stende ancora brumosa. Sbircio di soppiatto Piper che ronfa sul suo pouf. Lei apre un occhio, come per ammonirmi. Non ci pensa neanche, ad uscire. Mi raggomitolo nel mio plaid rituffandomi nel giallo che sto leggendo "La chimica della morte", che manco a dirlo è ambientato nella dolce, si fa per dire, campagna inglese.

Piacerebbe a Miss Marple

Questo delizioso sofà, dal nome Mable (anche il nome me la evoca), della designer giovanissima Donna Wilson che ha incantato con le sue Creatures, e ora ci apre il suo mondo magico e tenero. E' prodotto per SCP.